Dal 15 giugno scorso sono cambiate le regole che disciplinano il roaming, il servizio di telefonia dall’estero: ecco le principali novità.
Addio roaming. Dal 15 Giugno scorso non esiste più quel sovrapprezzo che veniva scalato dal credito telefonico quando si chiamava da un paese estero. Ora, finalmente, utilizzare lo smartphone da uno qualsiasi dei Paesi Ue è come farlo dall’Italia. Si mantiene lo stesso piano tariffario, seppure con alcune limitazioni: ecco cosa avviene nello specifico.
Roaming gratuito, ma solo per 4 mesi
Per usufruire della tariffa nazionale si deve utilizzare il telefono più nel proprio Paese che all’estero. L’obiettivo è quello di evitare abusi. Non si potrà acquistare una scheda Sim in uno Stato in cui telefonare costa poco (ad esempio, in Lettonia), e utilizzare il relativo traffico in un altro (in Italia). Per questo motivo è stato introdotto un limite temporale di utilizzo della propria linea all’estero, che è appunto di quattro mesi. Andando oltre, scatta la riapplicazione del roaming.
Un tetto all’uso di Internet
Libertà di chiamata non significa smartphone selvaggio. Le autorità europee hanno deciso che gli operatori locali possono fissare un limite massimo anche per l’uso di app e la navigazione oltreconfine. Si tratta di una soglia che però deve essere consistente, superata la quale l’operatore applicherà dei costi: un massimo di 7,7 euro per ogni giga extra consumato.
Le nuove regole nei Paesi Ue
Sono liberi dal roaming i 28 Paesi Ue, inclusa la Gran Bretagna (almeno fino al 2019, quando dovrebbe diventare operativa la Brexit). La misura verrà estesa anche a Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Si continuerà invece a pagare se si chiama da Svizzera, San Marino e Albania. Alcuni operatori hanno incluso anche questi Stati non Ue nella zona libera dal roaming delle loro tariffe.
Trattamento di favore per gli studenti
Chi, come gli universitari partecipanti all’Erasmus, trascorre lunghi periodi all’estero per motivi di studio, potrà usufruire del roaming-free, esattamente come un viaggiatore, senza però il limite temporale dei 4 mesi. Le compagnie hanno predisposto per loro dei piani tariffari ad hoc.