Il decreto 66/2014 ha mandato definitivamente in pensione la fattura tradizionale verso i 16.000 uffici pubblici ed enti: dal 6 giugno scorso è scattato l’obbligo assoluto di fatturazione elettronica per tutte le aziende fornitrici della Pubblica Amministrazione.
Il passaggio definitivo alla digitalizzazione della fatturazione avverrà però il 31 marzo 2015, quando scatterà l’obbligo tassativo anche per i fornitori di amministrazioni centrali e locali.
Una vera e propria rivoluzione per i circa due milioni di fornitori della Pubblica Amministrazione dal momento che la fatturazione elettronica era fino ad ora praticamente sconosciuta alla maggior parte delle imprese italiane.
Se si vuole esser pagati, quindi, niente più fatture cartacee, ma solo documenti in formato XML inviati all’ufficio pubblico tramite il Sistema di Interscambio (SDI) gestito da Sogei.
PROBLEMI INIZIALI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA VERSO LA PA
Nella fase iniziale le imprese hanno riscontrato qualche piccolo intoppo: fra tutti il ritardo da parte di molti enti pubblici nella pubblicazione del proprio codice univoco, cioè di quel codice attribuito a ciascun ufficio ed obbligatorio ai fini dell’emissione della fattura elettronica da parte dei fornitori.
Permangono poi ancora dubbi sulla natura degli allegati e sull’individuazione di tutti i dati necessari per la corretta emissione della fattura elettronica e non mancano perplessità sulla firma elettronica (non prevista dal modello standard europeo di fattura).
BENEFICI DOVUTI ALLA FATTURAZIONE ELETTRONICA VERSO LA PA
Nonostante questo l’avvento della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione promette molti benefici per le imprese: innanzitutto, grazie al fatto che questo metodo favorisce pagamenti rapidi e certi, il nuovo sistema dovrebbe evitare l’accumulo di debiti da parte della pubblica amministrazione, un problema che in questi anni in Italia ha raggiunto proporzioni epiche.
Inoltre sono previsti anche risparmi consistenti sui costi legati a manodopera, materiali e spazi fisici di conservazione visto che tutto il ciclo di fatturazione (emissione, trasmissione e conservazione) deve essere elettronico.
Per non parlare, infine, della possibilità che l’obbligo della fattura elettronica generi un virtuoso impulso alla digitalizzazione del Paese, costituendo di fatto un’opportunità per ottimizzare i processi e rilanciare la produttività.