Per mantenersi in salute sia nel corpo che nella mente basta seguire quotidianamente alcune abitudini: lo affermano due medici.
Non esistono pillole miracolose per assicurarsi una vita lunga, felice e priva di malattie. Ci sono però alcune abitudini che possono aiutare a mantenere in salute il corpo e la mente. Ne hanno parlato due famosi medici in un libro, intitolato “La grande via” (edito da Mondadori). Gli autori sono Franco Berrino, epidemiologo ed ex direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei Tumori di Milano, e Luigi Fontana, ordinario di Medicina e Scienze nutrizionali all’Università di Brescia. Berrino e Fontana hanno stilato una classifica di sane abitudini da adottare, che agiscono proprio come una medicina: la validità di ognuna è supportata da studi scientifici.
Qualità del sonno
Dormire bene è fondamentale per mantenersi in salute. Più che il numero di ore, conta raggiungere il sonno profondo (quello che permette di risvegliarsi freschi e rigenerati): ha un effetto antinfiammatorio e rinforza il sistema immunitario.
Misura del girovita
Frank Hu, nutrizionista di Harvard, ha notato che le cinquantenni con un girovita inferiore a 71 centimetri invecchiando non sviluppano malattie croniche né deficit cognitivi. E’ buona abitudine, quindi, prendere un metro da sarta e misurare una volta al mese la circonferenza della vita. Basta perdere pochi centimetri per ridurre le molecole infiammatorie, che favoriscono malattie cardiocircolatorie e tumori.
Consumo di grani antichi
Oggi si coltivano varietà di frumento che contengono una maggiore quantità di glutine. Il risultato è che pane e pasta scatenano spesso intolleranze. L’alternativa esiste, ed è quella di utilizzare farine a base di grani antichi, come Timilia, Senatore Cappelli, Perciasacchi, che sono più ricchi di polifenoli e aiutano ad abbassare il colesterolo, stimolando l’intestino. I grani antichi andrebbero alternati ad altri cereali come grano saraceno, miglio, avena, segale, che abbassano il carico glicemico della dieta.
Postura giusta
Le posizioni sbagliate favoriscono dolori muscolari, rigidità articolari, cattiva respirazione. La postura deve essere corretta e la respirazione va eseguita utilizzando in maniera completa il diaframma: questo contribuirà ad avere muscoli più sciolti.
Yoga (oppure recitare preghiere)
Molti studi scientifici hanno provato che bastano sei mesi di pratica di yoga per ridurre il dolore cronico della schiena e migliorare la flessibilità articolare. Non solo: il respiro lento migliora la capacità del cuore di reagire ai cali o agli aumenti della pressione (tale reattività riduce il rischio di morte da infarto). Se lo yoga non convince, si può provare a recitare un mantra o una preghiera: pare che abbiano gli stessi benefici effetti sul ritmo del respiro.
Prendere il sole
Esporsi ai raggi solari serve a stimolare la produzione di vitamina D, che è fondamentale per assorbire il calcio, rinforzare le ossa, prevenire l’osteoporosi, ma anche il diabete ed alcune forme di tumore. Michael Holick, uno dei massimi esperti di vitamina D, consiglia di esporre 2-3 volte alla settimana almeno le braccia e le gambe, fino a quando la pelle si arrossa appena. Sotto il sole di mezzogiorno bastano dai 5 ai 15 minuti. Trascorso questo tempo, se non si va all’ombra è preferibile mettere una crema solare.
Consumo di pesce e verdura
A consigliarlo sono alcuni recenti studi compiuti negli Stati Uniti. I ricercatori statunitensi hanno studiato per circa sei anni 70 mila persone, giungendo a tali conclusioni: i latte-ovo-vegetariani hanno un indice di mortalità del 9 per cento più basso rispetto agli onnivori, ma il vantaggio maggiore lo hanno i pescovegetariani (meno 19 per cento), che non mangiano carne, ma pesce. Non solo. Il rischio di ammalarsi di tumore al colon si riduce del 6 per cento nei vegani, del 18 per cento nei latto-ovo-vegetariani e del 43 nei pesco-vegetariani.
Poco sale
Ormai tutti sanno che il sale apre le porte all’ipertensione, che a sua volta espone al rischio di ictus ed infarto. Secondo gli esperti bisognerebbe consumarne meno di 2,4 grammi al giorno.
Non giudicare
Tecnicamente si chiama Mindfulness: è una pratica che insegna a focalizzarsi sul presente e ad affrontare le nuove esperienze senza giudizi, cercando di essere più consapevoli di ciò che accade. Diversi studi hanno dimostrato che la Mindfulness contrasta l’ansia e lo stress, migliora la memoria e l’attenzione.
No alle infiammazioni della bocca
Una buona igiene orale, filo interdentale compreso, evita che si formi la placca sulle gengive. Ciò impedisce l’insorgere di infiammazioni della bocca che, attraverso i vasi sanguigni, possono estendersi al corpo. Un recente studio ha scoperto che la periodontite, l’infiammazione delle gengive, aumenta del 50 per cento il rischio di infarto.