Avete notato che le uova che si acquistano hanno tutte un codice impresso sul guscio? Saperlo decifrare è importante: ecco come fare.
Lo spettro delle uova contaminate dall’antiparassitario Fipronil aleggia anche in Italia: dopo i casi degli allevamenti in Olanda e Belgio sono state rivenute uova contaminate anche nel Lazio, nelle Marche, in Lombardia e in Campania. In base ai campionamenti effettuati ad Ancona pare che il Fipronil sia stato utilizzato direttamente negli allevamenti, perciò non si tratta di uova importate, ma di prodotti “nostrani”. La cosa quindi indigna ancora di più. Sembra assurdo che, nonostante la produzione nazionale di uova sia di circa 13 miliardi, l’Italia risulta tra i primi Paesi ad importare tali prodotti dall’estero, in particolare dall’Olanda.
Conoscere il codice scritto sulle uova
Non tutti sanno quanto sia importante riuscire a “decifrare” il codice che si trova impresso sul guscio delle uova che acquistiamo. Si tratta di un sistema, divenuto obbligatorio in tutti i Paesi dell’Unione Europea, che prevede l’etichettatura delle uova in modo da poter risalire velocemente al luogo di provenienza, alla freschezza, alla categoria di appartenenza, al peso.
Come è composto il codice
Se osservate con attenzione il codice che trovate sulle uova noterete che è formato da undici caratteri alfanumerici. Il primo carattere sta ad indicare la tipologia di allevamento da cui provengono le uova (nello specifico: 0 indica allevamenti all’aperto con somministrazione di mangimi biologici; 1 indica la provenienza da allevamenti all’aperto; 2 da allevamenti a terra; 3 da allevamenti in batteria). Il Paese di provenienza delle uova viene indicato nel secondo e terzo carattere. Il codice che indica la provenienza dall’Italia è IT. Passando poi al quarto, quinto e sesto carattere del codice troveremo indicato il Comune di produzione, il settimo e l’ottavo fanno riferimento alla Provincia, ed infine gli ultimi tre caratteri si riferiscono al nome specifico dell’allevamento.