La sterilizzazione del coniglio nano

Sterilizzazione Coniglio NanoCos’è la sterilizzazione?

La sterilizzazione animale rappresenta una tematica tanto importante quanto controversa e mal interpretata. Far luce su argomenti del genere è essenziale per poter prendere una scelta ponderata e poter così convivere felicemente con i propri animali domestici, senza cadere nella fastidiosa trappola della disinformazione.

La sterilizzazione dei conigli non si discosta di molto (in quanto a benefici) da quella di cani e altri animali da appartamento. 
E’ sbagliatissimo (oltre che insensato a livello scientifico) tendere anche solo involontariamente ad umanizzare il proprio animale domestico credendo, con una semplice sterilizzazione, di sottoporlo ad una tortura fisica o addirittura ad un intervento contro natura.

I pro ed i contro della sterilizzazione nei conigli:

La sterilizzazione del coniglio presenta tantissimi fattori positivi e pochissimi a sfavore: si tratta pur sempre di un’operazione, che per quanto semplice può avere delle complicanze, seppur molto rare.
Tuttavia è un’arma quasi indispensabile per arginare i fenomeni di abbandono, la seccatura del comportamento alterato dovuto alle oscillazioni ormonali e le gravidanze isteriche nelle coniglie femmine.

Per elencare rapidamente i fattori a favore dell’intervento potremmo semplicemente dire che:

  •  Un coniglio sterilizzato non è un coniglio sofferente, anzi. La sterilizzazione placa istantaneamente i comportamenti nervosi e sofferenti dovuti allo stress ormonale. Conigli che sentono l’esigenza di marcare continuamente il territorio, che passano le giornate a montare gli oggetti sparsi per casa, che mordono qualsiasi cosa ed emanano cattivi odori non sono infatti conigli felici, ma semplicemente conigli stressati. Chiuderli in gabbia non è MAI la soluzione giusta.
  • Nelle coniglie femmine sono molto frequenti i fenomeni di gravidanza isterica (che si presentano anche più volte l’anno). Le gravidanze isteriche aumentano esponenzialmente (circa dell’80%) i rischi di piometra, neoplasie mammarie e cisti ovariche nelle coniglie adulte; la sterilizzazione può debellare con efficacia i fenomeni di questo tipo.
  • I conigli sterilizzati non si riproducono e possono vivere serenamente e senza litigare anche in coppia.
  • Un coniglio sterilizzato non è diverso e non cambia il proprio carattere: la sterilizzazione placa semplicemente la nevrosi dovuta agli scompensi ormonali migliorando di gran lunga la qualità della vita dell’animale.


Quali accortezze bisogna avere?

Per la sterilizzazione dei conigli è sicuramente raccomandato l’intervento di un veterinario altamente qualificato, che sappia consigliarvi i tempi ed i modi più adatti per eseguire l’intervento in base alle esigenze specifiche del vostro animale.

Un veterinario che consiglia di lasciare il coniglio a digiuno prima dell’intervento o che, peggio ancora, vi sconsiglia la sterilizzazione, semplicemente NON è un veterinario qualificato.


Come avviene l’intervento?


In linea di massima, l’ideale sarebbe sterilizzare il coniglio non appena raggiunta la maturità sessuale (e quindi in giovane età).
L’intervento è diverso (anche a livello di difficoltà d’esecuzione) in base al sesso dell’animale.

  • nei MASCHI l’intervento consiste semplicemente nella rimozione dei testicoli; il decorso operatorio è piuttosto rapido ed il coniglio si riprende quasi subito.
  • nelle FEMMINE gli interventi possibili sono due e sono in entrambi i casi molto delicati, poiché gli organi da asportare sono interni e non esterni.

L’ Ovariectomia è consigliata per le coniglie giovani e prevede la rimozione delle sole ovaie.

L’ Ovarioisterectomia prevede l’asportazione di ovaie ed utero ed è consigliata soprattutto nel caso di coniglie già adulte.

Il post operatorio:


Nel post operatorio il coniglio sterilizzato, sia esso maschio che femmina, va semplicemente tenuto in un luogo tranquillo della casa e controllato di frequente. L’acqua ed il fieno vanno tenuti sempre a disposizione.

Il collare elisabettiano, anche se a volte consigliato, è da evitare (a meno che il coniglio non tenti di strapparsi i punti, cosa tra l’altro molto rara), poiché provoca nervosismo e difficoltà nell’alimentarsi.

Il coniglio deve riprendere ad urinare entro 12-24 ore ed essere trattato con una terapia antidolorifica adeguata per permettergli di ricominciare a mangiare senza fastidio.
Ricordate che sterilizzare è SEMPRE un gesto d’amore!