Come si esegue la rimozione di un catetere vescicale in un uomo

Cos’è un catetere vescicale

Il catetere vescicale è un veicolo sanitario, utilizzato in corso di interventi chirurgici o di convalescenza, per favorire lo svuotamento della vescica.

Quando sussistono particolari condizioni cliniche che ne richiedono la necessità, si inserisce il catetere, un tubicino lungo e stretto in silicone o in lattice, attraverso l’orificio dell’uretra, il condotto da cui fuoriesce l’urina, fino ad affacciarsi all’interno della vescica. Il catetere serve dunque a mantenere pervia l’uretra e a far si che ci sia un continuo svuotamento vescicale quando il paziente non può provvedere fisiologicamente per particolari condizioni.

consigli per rimuovere un catetere maschile

Essendo un corpo estraneo che mette in comunicazione un organo interno con l’ambiente esterno, il catetere, anche se perfettamente sterile, può essere fonte di infezione, per cui va utilizzato solo quando necessario e mantenuto in situ solo per il tempo stabilito.

Cosa differenzia un catetere vescicale maschile da uno femminile

I cateteri vescicali femminili e maschili si differenziano principalmente per le dimensioni e la lunghezza.

Essendo costituiti dello stesso identico materiale, le uniche discriminanti tra un catetere maschile ed uno femminile riguardano il calibro e la lunghezza. Tale differenziazione si basa sulla diversa anatomia dei due apparati genito-urinari, infatti l’uretra femminile è più facilmente distendibile di quella maschile ma ha un percorso più corto, mentre quella maschile è senza dubbio più lunga e più stretta. Sulla base di queste differenza di base, quindi, il catetere può variare tra uomo e donna, ma il metodo di inserimento è fondamentalmente lo stesso, dovendo in entrambi casi, raggiungere l’interno della vescica attraverso il meato uretrale.

Come si rimuove un catetere vescicale in un uomo

La rimozione di un catetere vescicale maschile può essere particolarmente fastidiosa e richiede una manualità professionale.

Essendo una pratica fastidiosa e a volte dolorosa, soprattutto nell’uomo, la rimozione del catetere vescicale va eseguita con molta delicatezza ma con movimenti fermi e continui. A causa della maggiore lunghezza dell’uretra, l’estromissione del catetere nell’uomo è ben più fastidiosa, in quanto il tubicino deve superare un condotto più lungo. Se durante il suo inserimento non ci sono state difficoltà che possono aver alterato il condotto uretrale, la sua rimozione dovrebbe avvenire senza alcun particolare tipo di problema. In alcuni casi, però, l’introduzione di un catetere può essere fonte di infezione o di infiammazione, può comportare un restringimento del canale uretrale come risposta allo stimolo compressivo sulle pareti, oppure creare delle lesioni superficiali tali da determinare la conseguente formazione di tessuto cicatriziale a seguito di usi frequenti, ripetuti e prolungati nel tempo, quindi, in questi casi, toglierlo può diventare particolarmente doloroso.

Nel caso in cui si sia utilizzato un catetere temporaneo, la sua rimozione nell’uomo avviene attraverso il semplice sfilamento del tubicino dall’uretra. A volte, però, viene utilizzato il cosiddetto catetere di Foley, ovvero un catetere dotato di un palloncino ad una estremità, che viene gonfiato in vescica per evitare che si sfili spontaneamente. Questi tipi di cateteri, per essere rimossi, richiedono prima lo sgonfiamento del palloncino interno.