Tra le numerose patologie psichiatriche ad oggi riconosciute, vi è quella dei disturbi dell’umore, tra i quali rientra quella che comunemente viene conosciuta da tutti con il termine di depressione.
I più noti tra i disturbi dell’umore sono il disturbo bipolare, depressione mascherata, unipolare, post-partum e un tipo di depressione derivante da patologie quali il Parkinson, l’Alzheimer, neoplasie, AIDS, ed altre ancora.
Per ciascuno di questi particolari tipi di disturbi legati all’umore, si avverte un disagio emotivo abbastanza intenso, accompagnato da delle sintomatologie a livello fisico che possono essere svariate, e di difficle classificazione, andando a rendere più arduo il compito di diagnosticare tale malattia.
I livelli di gravità sono diversi e si manifestano in modi ancora più disparati.
La cosa fondamentale da tener presente è che non stiamo parlando di un comportamento insolito, o inconsueto o di un carattere volubile e marcatamente negativo, bensì di disturbi psichiatrici che coinvolgono la sfera sinaptica proprio a livello cerebrale, accentuati dall’ambiente in cui si vive, che in questi casi è piuttosto ostile, e dalle situazioni quotidiane tendenzialmente sfavorevoli.
La persona affetta da tale patologia, comincia ad avvertire una forma di disagio persistente, anche a livello fisico che sfocia successivamente nell’incapacità di gestire una relazione di qualunque tipo, di mantenere e svolgere un lavoro, di interagire con gli stimoli ambientali, andando a ridurre notevolmente il livello qualitativo della vita.
Una volta comparsi i primi sintomi ed effettuata la diagnosi, il medico procederà con l’affrontare ogni specifico disturbo in maniera personale e adeguata, avviando un piano terapeutico che contempli non solo farmaci, ma anche sedute di psicoterapia, che proponga delle alternative allo stile di vita in quel momento praticato, e al modo di relazionarsi con gli altri.
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