La cannabis oggi è un business perfettamente legale. In Italia è boom della coltivazione della canapa, con un giro d’affari stimato in almeno 40 milioni di euro, e in costante crescita. Secondo le stime della Coldiretti, le coltivazioni in Italia nel giro di cinque anni sono aumentate di 10 volte, passando dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018. Forse non tutti ricordano che negli anni ’40 l’Italia era il secondo Paese produttore al mondo dopo l’Unione Sovietica. Oggi la new canapa economy è rinata grazie anche ai progressi tecnologici che ne hanno consentito il moltiplicarsi degli usi.
Canapa e cosmesi
Aziende medie e piccole imprese realizzano saponi, unguenti e creme per il viso e per il corpo che puntano sui benefici della canapa, dati dalla presenza di acidi come Omega-3 e Omega-6 in equilibrio ottimale, ma soprattutto di acido gamma linoleico, utile a prevenire e combattere desquamazione, disidratazione e disturbi della cheratinizzazione. Pioniere in questo settore è stata la Bottega della canapa.
Canapa, eco mattoni e pellet
La pianta della cannabis si sta ritagliando uno spazio anche nella bioedilizia grazie agli eco-mattoni (formati da fibre di scarto agglomerate con calce dolomitica), che isolano dal caldo e dal freddo, e al pellet per il riscaldamento, che assicura una combustione pulita. A Bisceglie, in Puglia, esiste “Case di Luce”, il più grande condominio d’Europa a utilizzare la canapa come principale materiale da costruzione.
Canapa e generi alimentari
Quello alimentare resta l’ambito più diffuso della canapa: con i semi di questa pianta si realizzano pane, biscotti, farina e olio, le cui proprietà benefiche-dovute alla presenza di aminoacidi, acidi grassi essenziali e principi attivi che lo rendono un rimedio naturale antiossidante, antinfiammatorio e immunomodulante- sono state riconosciute dal Ministero della Salute e dall’Oms. Ma c’è anche chi usa la canapa per produrre ricotta, tofu, birra e altro ancora.
