Il 25 settembre 2018 il disegno di legge sull’obbligo dell’utilizzo di dispositivi omologati cosiddetti
“antiabbandono” è diventato a tutti gli effetti una legge che entrerà in vigore il 1 luglio 2019. È questa la
data in cui tutti coloro che trasportano bimbi in auto fino a 4 anni dovranno adeguarsi.
Si tratta della legge n. 117/2018, secondo la quale chi conduce autovetture e autocarri dovrà provvedere
ad adeguati dispositivi che, per mezzo di segnalazione luminosa e acustica, segnalino la presenza a bordo
di bambini fino ai 4 anni.
Un adeguamento estremamente necessario, che non solo serve a evitare di incorrere nelle sanzioni
previste dal Codice della Strada, equiparabili a quelle di chi guida senza cinture di sicurezza – ovvero
multe da 81 a 326 euro e, in caso di recidiva nell’arco di un biennio, sospensione della patente da 15
giorni a 2 mesi – ma soprattutto atto a contrastare quella tipologia di amnesia temporanea indicata come
“sindrome del bambino dimenticato” che, a tutti gli effetti, è una amnesia dissociativa che purtroppo può
colpire chiunque.
I Dispositivi anti abbandono aiuteranno a fermare le morti?
Attualmente lo schema del decreto attuativo della legge 117/2018 che definisce le caratteristiche dei
dispositivi anti abbandono è stato notificato all’Europa per eventuali osservazioni.
Una questione per la quale, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2019, è stato anche autorizzato
uno stanziamento per realizzare adeguate campagne informative sull’obbligo e sulle modalità di utilizzo
dei dispositivi “salva-bebè” e incentivarne l’acquisto da parte degli automobilisti. In questo senso, non
sono però state ancora indicate le modalità con cui poter usufruire degli incentivi e sulle agevolazioni
fiscali di cui potranno godere le famiglie.
È il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad aver indicato le specifiche precise che dovranno avere
i dispositivi anti abbandono. Il decreto indica l’obbligo da parte dei residenti in Italia che guidino un
veicolo M1, N1, N2 e N3 di utilizzare dispositivi antiabbandono nel caso di trasporto di bambini fino ai 4
anni. Il dispositivo potrà essere integrato nel seggiolino auto, costituire un accessorio del veicolo, oppure
essere indipendente sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dalla vettura. Esso dovrà essere in grado di
attivarsi automaticamente una volta che il bambino si troverà seduto sul seggiolino e segnalare il
momento della sua attivazione, oltre che, in caso di dispositivi alimentati a batterie, segnalare quando esso
si trova a livelli bassi di ricarica. Il dispositivo dovrà essere dotato di un sistema di comunicazione
automatico per l’invio di messaggi o chiamate a tre diversi numeri di telefono. In questo modo esso potrà
avvertire in modo inequivocabile se il piccolo si trova ancora a bordo nel momento in cui il veicolo viene
spento e darà modo di poter intervenire tempestivamente ed evitare così quei tragici episodi di
“abbandono” in auto di cui purtroppo troppo spesso sentiamo parlare le cronache.